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Scoperte due proteine cruciali per la formazione dei tumori

Oncologia Redazione DottNet | 23/11/2020 13:44

Questo meccanismo di divisione cellulare potrebbe essere usato come bersaglio per lo sviluppo di terapie antitumorali

 Scoperte due nuove proteine che fanno 'scegliere' alle cellule se invecchiare precocemente o trasformarsi in cellule tumorali. Un meccanismo di divisione cellulare che potrebbe essere usato come bersaglio per lo sviluppo di terapie antitumorali. Il risultato, pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas), si deve ai ricercatori dell'Istituto Regina Elena di Roma e l'Istituto di genetica e biologia molecolare di Strasburgo, con il sostegno della Fondazione Airc.  Le due proteine in questione si chiamano Csa e Csb, sono note come fattori di riparazione del Dna e nella fase finale della divisione cellulare garantiscono la corretta separazione delle cellule figlie. I dati dimostrano che queste due proteine partecipano alla degradazione di una terza proteina, Prc1, dando il via al 'taglio' del 'ponte cellulare' che teneva unite le due cellule figlie. Quando mutano, le due proteine Csa e Csb danno origine alla sindrome di Cockayne, in cui vi è un invecchiamento precoce.

Queste due proteine quindi, se non funzionano, sono al crocevia tra i processi che conducono all'invecchiamento cellulare, mentre quando funzionano troppo portano alla crescita di tumori.  "Abbiamo osservato - spiega Luca Proietti De Santis, coordinatore dello studio - che le alterazioni di queste due proteine comportano un disordine nella divisione e la formazione di ponti intercellulari lunghi e di cellule con più nuclei, che potrebbero spiegare alcune caratteristiche della sindrome di Cockayne". Il fine di tali studi, conclude Silvia Soddu, coordinatrice del gruppo di ricerca del Regina Elena, "è aprire la strada allo sviluppo di terapie a bersaglio molecolare e di test diagnostici che potrebbero rilevare se siamo o meno portatori di una mutazione di uno dei geni importanti per la divisione cellulare e la predisposizione al cancro", nonchè usare queste proteine in futuro come "bersaglio farmacologico per lo sviluppo di nuove terapie antitumorali". 

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fonte: Pnas

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